AlpHouse

La Valle d’Aosta comprende un patrimonio naturale e culturale che costituisce il fondamento della qualità del paesaggio e dell’identità della regione: la storia dell’architettura tradizionale mostra, con l’ampia varietà tipologica dei suoi edifici, come l’uomo si sia adattato alle condizioni climatiche e geografiche peculiari dello spazio alpino attraverso un’attenta gestione delle scarse risorse presenti sul territorio e in presenza di condizioni ambientali particolarmente ostili. Per preservare questo patrimonio culturale e poterne beneficiare in futuro, è necessario adeguarlo alle sfide ecologiche e alle attuali esigenze di chi abita questi luoghi: è, dunque, importante adottare un approccio che consideri, in un’ottica ampia, il recupero degli edifici esistenti integrando i principi dell’architettura tradizionale e l’efficienza energetica. Il tema del risparmio energetico e dell’uso di fonti rinnovabili negli edifici è, infatti, di importanza sempre crescente, sia per l’immediato che per il futuro. Il progetto europeo AlpHouse, inserito nel Programma Spazio Alpino 2007-2013 ha come scopo quello di promuovere questo approccio integrato al recupero del patrimonio edilizio e di accrescere la competitività e l’attrattività delle regioni coinvolte attraverso il recupero sostenibile del patrimonio edilizio storico e la formazione delle piccole e medie imprese regionali per il loro sviluppo nell’ambito dell’innovazione. Una prima importante attività del progetto ha riguardato l’analisi del territorio a scala regionale e comunale con l’obiettivo di fare emergere le peculiarità geomorfologiche, demografiche e climatiche che determinano le scelte costruttive proprie dell’architettura, tradizionale e non, della nostra regione. In particolare, nei comuni-pilota di Avise, Champorcher, Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité sono stati approfonditi gli insediamenti storici e la loro evoluzione, nonché lo stato di conservazione degli edifici, le possibili tecniche di risanamento energetico e le risorse locali utilizzabili nell’ottica di un uso razionale dell’energia. Lo studio più approfondito di alcuni edifici esistenti interessati da interventi di ottimizzazione energetica (in progetto, in atto o già ultimati) ha permesso di esaminare con attenzione le scelte adottate, le problematiche riscontrate sia in fase progettuale sia nel cantiere e di individuare le buone pratiche da valorizzare. I contenuti di questo studio sono poi stati utilizzati per specifici moduli formativi rivolti a tutti gli attori coinvolti nel processo edilizio: pubblici amministratori, tecnici comunali, professionisti, imprese e committenti. Il 5 ottobre 2010 si è tenuto alla Pépinière d'Entreprises Espace Aosta, il convegno Architettura alpina ed energia. Sostenibilità tra innovazione e tradizione, seguito dal Meeting valdostano del progetto europeo.
Il 9 dicembre 2010 si è svolta una giornata formativa AlpHouse per tecnici comunali nell’ambito del progetto Réseau Energie in collaborazione con il Celva. In questa occasione sono stati presentati esempi di recupero di edifici esistenti, anche pubblici per fornire nuovi strumenti di lettura di progetti di riqualificazione energetica e buone pratiche da adottare in edifici di proprietà comunale.
Nel 2011, il 22 e 23 febbraio si è svolto a Gressoney-La-Trinité un corso per piccole e medie imprese e artigiani che operano nell’ambito della riqualificazione degli edifici esistenti. Imprese edili, serramentisti, falegnami e impiantisti, guidati da un docente esperto nelle problematiche di cantiere legate agli interventi di risparmio energetico, hanno visitato un edificio-pilota e hanno progettato insieme diverse soluzioni per il suo recupero.
Entro i primi mesi del 2012 è prevista la realizzazione di un corso per professionisti e un workshop con la Soprintendenza ai Beni culturali (che collabora al progetto in qualità di Observer) per definire linee-guida per il recupero energetico in grado di integrare il rispetto del valore culturale degli edifici e le nuove tecnologie per l’efficienza energetica.