SOVRACANONI IDROELETTRICI
Tutti i concessionari di derivazioni di acqua per la produzione di energia idroelettrica con una potenza superiore a 200 kW, oltre al canone demaniale per l’uso delle acque, devono corrispondere due ulteriori sovracanoni: uno a favore del Consorzio dei Comuni del bacino imbrifero montano (BIM) e uno a favore dei Comuni rivieraschi, cioè quelli compresi lungo il corso d'acqua tra l’opera di presa e il punto di restituzione, da condividere con la Provincia competente per territorio.
La ripartizione tra i Comuni interessati e la Regione, nel frattempo subentrata alla Provincia quale soggetto che deve percepire il canone, deve
essere concordata tra i diversi enti ed è variata nel corso degli anni: a volte nulla era riservato alla Regione, altre volte è stato riservato il 10, il 20 o il 25 per cento.
Al fine di garantire un comportamento omogeneo sull’intero territorio regionale, con delibera di Giunta regionale n. 2660 del primo ottobre 2010, è stata fissata nella misura del 25 per cento la quota del sovracanone da destinare alla Regione.