Augusto Rollandin

PRESIDENTE DELLA REGIONE

Augusto Rollandin virgolette Anche il 2010 è stato caratterizzato dalla crisi economica, nonostante si siano già registrati i primi segnali positivi, che sono comunque ancora minimi e sicuramente non tali da lasciar sperare in una rapida ripresa.
In questo momento, la maggiore criticità permane il lavoro, l’ambito più strettamente collegato alla possibilità di un rilancio economico. Esistono ancora difficoltà, reali e oggettive, e non paiono prospettarsi all’orizzonte scenari incoraggianti. In particolare, in Valle d'Aosta soffriamo ancora, soprattutto in Bassa Valle, la stretta dipendenza dell’indotto dal settore dell’auto, gravemente colpito dalla crisi in atto. Imprese e associazioni di categoria, ma più in generale tutto il mondo del lavoro, hanno manifestato al Governo regionale la necessità di mantenere anche per il 2011 gli interventi straordinari di sostegno, istituiti per il 2009 e poi prorogati nel 2010. Le misure saranno quindi nuovamente attivate e per questo sono stati inseriti nel Bilancio regionale 130 milioni di euro. Si tratta di un documento finanziario nel quale il Governo regionale ha cercato di porre attenzione e tutela in particolar modo per i settori più vicini alla gente: il sociale, l’assistenza sanitaria e la casa, nella consapevolezza che questa crisi economica è stata pesante per tutte le famiglie valdostane e non soltanto per il settore produttivo ed economico.
Al lavoro quindi è stata destinata un’attenzione prioritaria nel corso di tutto l’anno, un tema centrale che riguarda da vicino il futuro dei singoli cittadini e delle loro famiglie, lo sviluppo delle attività produttive locali e più in generale dell’intera economia valdostana. Ma soprattutto l’obiettivo più sentito dalla nostra azione politica è l’avvenire dei giovani valdostani, un avvenire che cerchiamo di costruire attraverso attenti interventi già a partire dalla politiche per l’infanzia, l’inserimento nel mondo scolastico, le possibilità di studio nella regione, fuori Valle e anche all’estero, le numerose iniziative di formazione e di avvicinamento al mondo professionale, il sostegno alla ricerca di un impiego per il proprio futuro, presupposto fondamentale di ogni individuo per costruirsi dignitosamente la propria vita.

Riteniamo che il rilancio della nostra regione, obiettivo per il quale da tempo intensifichiamo gli interventi e destiniamo importanti risorse, possa passare anche attraverso le grandi opere. Nel progetto siglato quest’anno con lo Stato abbiamo quindi inserito una serie di infrastrutture strategiche per la Valle d'Aosta e sicuramente molto qualificanti per lo sviluppo del nostro territorio.
Tra le principali, c’è la ferrovia, un tema prioritario e di attualità, soprattutto perché la linea che conosciamo, che era di uso militare, non è ormai più idonea e non è chiaramente più sostenibile continuare a viaggiare con ripetuti e gravi disagi. Riteniamo quindi che si debba pensare alla costruzione di una nuova tratta ferroviaria che sia, in linea di massima, parallela all’autostrada e possa essere una reale e rapida via di comunicazione con le realtà di fuori Valle.
Altro argomento importante rimane il completamento della statale 27 di accesso al Traforo del Gran San Bernardo, così come la galleria di sicurezza e di servizio del Tunnel del Monte Bianco e la funivia del Monte Bianco. E ancora il progetto della linea ferroviaria Aosta-Martigny, per la quale proseguiamo il dialogo con la Confederazione elvetica.
Sono queste alcune delle opere che, ne siamo consapevoli, sicuramente chiederanno lunghi tempi di attuazioni anche per l’impegnativo confronto con l'Europa. Riteniamo però che investire oggi in questi grandi progetti possa significare offrire importanti opportunità di sviluppo e di lavoro e poter guardare al domani con le prospettive di una realtà alpina di rilievo, come un vero carrefour d’Europe
virgolette.