Per garantire equità, qualità e sostenibilità al sistema di welfare regionale,
nel 2010 è proseguita l'analisi dei dati di salute e benessere e della domanda di servizi sanitari e sociali,
al fine di supportare efficacemente i processi decisionali di programmazione sanitaria e sociale e dare un adeguato
supporto pratico alle scelte del Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2011-2013.
Parallelamente, si è agito affinché il Piano di Zona renda concreti i progetti a
valenza territoriale nei cinque sub ambiti e permetta l'avvio di un percorso di crescita e di integrazione tra tutte le
componenti presenti sul territorio.
In forma del tutto inedita rispetto al passato, la costruzione progressiva del documento di Piano si è aperta alla partecipazione dei cittadini, degli operatori e di tutti i portatori di interesse, chiamati ad esprimere opinioni sulla bozza pubblicata sul sito Internet della Regione. Questa operazione, che in realtà intende avviare un processo molto più articolato e complesso di programmazione partecipata, è stata bene accolta e molte sono state le istanze o anche le semplici opinioni pervenute, a conferma della fattibilità e del valore di avvicinare di più, rispetto al passato, le istituzioni ai cittadini riconoscendo il valore aggiunto che ciò comporta. Abbiamo lavorato ad un elenco di obiettivi di salute e benessere – denominati direttrici - senza riferirli ai rispettivi segmenti dell’organizzazione dell’offerta di servizi o di prestazioni, perché il principale assunto del Piano della programmazione avviata è quello di porre al centro il cittadino valdostano, con i suoi bisogni di salute e di benessere sociale, e non il sistema preposto a soddisfarli. Un cittadino visto non più solo come destinatario delle politiche a lui rivolte, ma come portatore d’interessi e bisogni responsabilmente riconosciuti e individuati. Abbiamo costruito un modello di programmazione dove risulta strategico lavorare ad alleanze responsabili e condivise tra tutte le istituzioni operanti sul territorio, al fine di condividere le priorità di intervento attraverso politiche sostenibili finanziariamente e durature nel tempo. Questa è la ragione per la quale, per ogni direttrice nel Piano, abbiamo individuato un elenco di operatività spesso multidisciplinari, interistituzionali e trasversali rispetto agli ambiti di competenza, perché il bisogno di salute e benessere è un bisogno complesso che spesso chiama in causa una molteplicità di operatori che devono integrarsi tra loro per rispondere con maggiore efficacia. Infine, abbiamo lavorato ad un Piano progettato per una popolazione con precise caratteristiche demografiche e sociali, una rete di operatori, di servizi, di enti e di associazioni che vivono e operano in un territorio di montagna, considerato nella sua specificità e ricchezza: un elemento qualificante e non secondario dei processi che contribuiscono alla salute e al benessere del popolo valdostano.