Programmazione dei lavori pubblici

Le difficoltà del settore edili sono note e comprensibili, tenuto conto della forte crisi economica e finanziaria che ha colpito anche la Valle d’Aosta a partire dal 2008. Ad aggravare le difficoltà si è aggiunta la forte contrazione del Bilancio regionale che, proprio in questi otto anni, ha visto ridurre di molto la capacità di spesa e investimento, ben al di sotto del milione di euro.

Si ricorda che quello edilizio è un settore fondamentale per la Valle d’Aosta: nel 2008 l'edilizia generava quasi l'11 per cento della ricchezza prodotta in Valle d'Aosta, contro una media nazionale del 5,4 per cento.

A febbraio, sono stati presentati i risultati di una ricerca commissionata dalla Cassa edile Valle d'Aosta al Centro studi sintesi Cgia di Mestre sul sistema delle costruzioni in Valle d'Aosta che ha fotografato lo stato di crisi del settore delle costruzioni. Nel 2008 i lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Aosta erano 5 mila 84 e 898 le imprese registrate, nel 2014 i lavoratori sono scesi a 3 mila7 e le imprese registrate al 30 settembre risultavano 502, con una perdita secca di 2 mila 77 operai (-41 per cento) e 396 imprese (-44 per cento). Il numero dei DURC (Documento Unico di Regolarità contributiva) rilasciati dalla Cassa edile, utili alle imprese ai fini dei pagamenti per i lavori effettuati, nel 2014 sono diminuiti del 13,8 per cento rispetto al 2013.

La crisi ha riguardato soprattutto le opere pubbliche e il nuovo residenziale con perdite di fatturato consistenti. Negli ultimi 10 anni, gli investimenti pubblici regionali si sono ridotti del 74 per cento nel settore della viabilità, del 76 per cento per le infrastrutture per mobilità e reti, del 54 per cento per quanto attiene la spesa per l’assetto idrogeologico e con una diminuzione del 65 per cento negli interventi per il governo del territorio.

I dati della Cgia di Mestre vanno però letti unitamente ai seguenti dati ricavabili presso l'Osservatorio regionale dei contratti pubblici della Regione, che denotano anche una situazione diversa rispetto a quanto di solito si è portati a credere.

Infatti, dai dati relativi agli affidamenti di lavori negli anni 2014 e 2015 (aggiornati al mese di settembre), emergono i seguenti valori:

Con riferimento all'annualità 2014:

- su 127 lavori di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro (di cui 49 in capo all'Amministrazione regionale e 78 in capo ai Comuni e alle Comunità Montane), 109 risultano affidati ad imprese con sede in Valle d’Aosta e 18 con sede fuori regione

- su 96 lavori di importo superiore a 150 mila euro (di cui 39 in capo all'Amministrazione regionale e 57 in capo ai Comuni e alle Comunità Montane), 82 risultano affidati ad imprese con sede in Valle d’Aosta e 14 con sede fuori Regione

- su 179 subappalti autorizzati (di cui 53 in capo all'Amministrazione regionale e 126 in capo ai Comuni e alle Comunità Montane), 90 risultano affidati ad imprese con sede in Valle d’Aost  e 89 con sede fuori Regione

Con riferimento all'annualità 2015 (aggiornamento al mese di settembre)

- su 45 lavori di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro (di cui 26 in capo all'Amministrazione regionale e 19 in capo ai Comuni e alle Comunità Montane), 42 risultano affidati ad imprese con sede in Valle e 3 con sede fuori Regione

- su 34 lavori di importo superiore a 150 mila euro (di cui 17 in capo all'Amministrazione regionale e 17 in capo ai Comuni e alle Comunità Montane), 30 risultano affidati ad imprese con sede in Valle d’Aosta e 4 con sede fuori Regione

- su 78 subappalti autorizzati (di cui 19 in capo all'Amministrazione regionale e 59 in capo ai Comuni e alle Comunità Montane), 39 risultano affidati ad imprese con sede in Valle d’Aosta  e 39 con sede fuori Regione

Quindi, su un totale di 302 appalti, la percentuale di quelli affidati ad imprese con sede in Valle d’Aosta risulta pari al 87,09 per cento (rispettivamente il 90,08 per cento dei 131 lavori in capo all'Amministrazione regionale e l'84,80 per cento dei 171 lavori in capo ai Comuni e alle Comunità Montane) mentre quelli affidati ad imprese con sede fuori Regione risulta pari al 12,91 per cento (rispettivamente il 9,92 per cento dei 131 lavori in capo all'Amministrazione regionale e il 15,20 per cento dei 171 lavori in capo ai Comuni e alle Comunità Montane)

In aggiunta a quanto sopra, si sottolinea un altro dato relativo alle percentuali di riscontro agli inviti a presentare offerta nelle gare ufficiose esperite con procedura negoziata. In particolare, con riferimento agli affidamenti gestiti dall'Ufficio Appalti dell'Assessorato Opere Pubbliche nell'annualità 2015, il numero medio percentuale delle offerte pervenute rispetto al numero di imprese invitate risulta pari al 47,35 per cento.

Da questo quadro generale, si è quindi operato per lavorare tutti insieme - Pubblica Amministrazione, Associazioni di Categoria, Professionisti e Sindacati - per finalizzare al meglio le risorse disponibili e far si che tutte le imprese valdostane possano, se interessate, partecipare alle occasioni di lavoro che la Regione e gli Enti pubblici forniscono.

Nel corso del 2015 l’Amministrazione regionale ha quindi avviato diverse azioni volte a conseguire una diversa capacità organizzativa e propositiva dei lavori, oggi distribuiti tra moltissime stazioni appaltanti, e la creazione di un sistema di mantenimento degli investimenti a livello locale rispetto alle imprese della regione: da un lato riorganizzando il sistema di programmazione e di affidamento dei lavori pubblici e dall’altro finanziando interventi maggiormente compatibili con le dimensioni delle imprese locali.

Dal 2015 la programmazione dei lavori pubblici si è allineata, sia temporalmente che sostanzialmente, con le attività di predisposizione del bilancio regionale, con la totale copertura finanziaria, tenuto conto degli obblighi di contenimento della spesa e di ottimizzazione della distribuzione delle risorse su tre annualità, anche in funzione delle reali esigenze determinate dallo stato di attuazione dei singoli interventi.

Il Programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2015/2017 (approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1144/XIV del 08 aprile 2015) ha fornito una fotografia d'insieme a livello regionale degli interventi che saranno realizzati dai Comuni, dagli enti partecipati come l'Arer, e dell'Amministrazione regionale per complessivi 113 interventi pari a 152 milioni e 100mila euro di investimenti, di cui 43,6 milioni sul bilancio 2015, 66,6 milioni già finanziati e 41 milioni e 800mila euro di importi extra bilancio (Fondi FinAosta, statali o comunitari).

Dei 113 interventi, 81 riguardano l’Assessorato Opere Pubbliche, Difesa del Suolo e Edilizia Residenziale Pubblica ed in particolare, 22 per opere stradali, 19 per opere edili, 17 per la manutenzione degli stabili come ad esempio le scuole, 14 per le opere idrauliche e 9 per interventi di assetto idrogeologico dei bacini montani.

Il Piano regionale operativo dei lavori pubblici per il 2015 (approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 689 del 15 maggio 2015)  prevede la realizzazione di 184 interventi, di cui 127 appaltati direttamente dalla Regione, per un ammontare complessivo di 88 milioni di euro, di cui 19 milioni di euro a valere sul mutuo presso la FinAosta.

Gli interventi inseriti nel Piano 2015 sono stati individuati valutando la loro immediata cantierabilità o, comunque, la possibilità di avviarne le procedure di appalto entro l’anno. Al fine di dare una risposta positiva alle richieste avanzate dalle imprese del settore edilizio per uscire dalla crisi economica attuale si è puntato molto su interventi che garantiscano la realizzazione di lavori di piccola e media entità e di importi contenuti. In questa direzione vanno, in particolare, i diversi interventi appositamente previsti per gestire, in funzione delle necessità, i singoli lavori di manutenzione straordinaria da attuare nel corso del 2015.

La Giunta regionale ha anche dato il via ad un altro piano di interventi del valore di 2 milioni e 300 mila euro (opere stradali e viabilità per 880 mila euro, opere edili per 380 mila euro e opere di mitigazione rischio, assetto idrogeologico e opere idrauliche per 1 milione e 40 mila euro) da realizzare sempre mediante procedure di cottimo fiduciario. foto