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Medici, con le ferie +20% di carenza e servizi sotto pressione
Anaao: "Chi resta fa salti mortali, ma i reparti restano aperti"
13:16 - 14/07/2025

(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Con l'arrivo delle ferie estive,
nelle prossime cinque settimane si stima un'ulteriore carenza di
medici del 20% rispetto alla già difficile situazione attuale
nei reparti ospedalieri italiani. A lanciare l'allarme è Pierino
Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici
ospedalieri Anaao Assomed, che spiega come l'emergenza si
accompagni a un aumento delle richieste da parte dei cittadini,
complici le alte temperature che mettono a rischio soprattutto
le fasce più fragili della popolazione.
"Chi resta in corsia è costretto a fare i salti mortali per
garantire il servizio, tra reparti accorpati e meno medici di
guardia - sottolinea Di Silverio - ma i servizi restano aperti,
a prezzo di enormi sacrifici". Molti medici decidono di
rinunciare o posticipare le ferie, o vi accedono "a scartamento
ridotto". La situazione è così critica che, secondo i dati del
sindacato, sono oltre 5 milioni le giornate di ferie accumulate
e mai fruite dai dirigenti medici, né recuperate economicamente.
"Ferie sostanzialmente perse, che si traducono in un obbligo di
fatto alla rinuncia", denuncia Di Silverio.
La carenza di personale ha effetti concreti anche
sull'accesso alle cure per i cittadini. Negli ultimi dieci anni,
evidenzia ancora il sindacato, sono stati tagliati 35mila posti
letto e almeno 10mila medici. A pesare è il persistere del
blocco delle assunzioni, legato al tetto di spesa: "Le aziende
sanitarie possono assumere solo spendendo quanto spendevano nel
2004, meno l'1,4%".
A tutto questo si aggiunge un vuoto
normativo: l'ultimo decreto ministeriale che definisce i
fabbisogni di personale medico nei reparti risale al 1988. "Un
sistema che viaggia con regole vecchie di quasi 40 anni -
conclude Di Silverio - e che non tiene conto del cambiamento
della domanda sanitaria né del peso dell'età media dei pazienti
e degli stessi operatori sanitari". (ANSA).