
La Presidenza della Regione comunica che è in programma per giovedì 17 aprile, alle ore 20.30, al Cinéma Théâtre De la Ville di Aosta, la proiezione del filmato “I volti e il Cuore” di Daniele Camisasca, realizzato nell’ambito delle iniziative organizzate per il 50° anniversario del soccorso alpino valdostano.
Nel 2025 ricorrono cinquant'anni dalla creazione del Soccorso Alpino Valdostano, un ente che ha rivoluzionato la gestione del soccorso in montagna nella Regione autonoma Valle d’Aosta. Istituito con la legge regionale numero 39 del 1975, con la quale si strutturava, più in generale, l’ordinamento delle guide e delle aspiranti guide in Valle d’Aosta, in questi anni il Soccorso Alpino Valdostano ha saputo coniugare le competenze alpinistiche con un’organizzazione moderna e professionale, garantendo interventi di soccorso efficaci e tempestivi.
Pioniere del “passaggio”, dalle squadre di soccorso improvvisate, formate per spontanea iniziativa delle guide alpine locali a “corpo” strutturato di servizio pubblico, fu Franco Garda, guida alpina innovativa e lungimirante, che ha tracciato le fondamenta di un modello di soccorso all’avanguardia, introducendo un servizio di pronto intervento altamente qualificato e dotato di risorse sempre disponibili, con l’ausilio degli elicotteri. La figura di Garda è stata cruciale nello sviluppo delle tecniche di soccorso e il Rifugio Monzino—da lui gestito—è diventato negli anni Novanta epicentro di formazione e crescita per le guide alpine, richiamando talenti da ogni parte del mondo.
Nel corso di questi cinquant'anni, il Soccorso Alpino Valdostano ha dimostrato di avere un ruolo fondamentale non solo nel soccorrere, ma anche nel sensibilizzare la comunità sulla sicurezza in montagna. Ogni anno, l'ente effettua circa 1.700 interventi, ma non si limita solo a questo. Il Soccorso Alpino Valdostano funge anche da punto di riferimento per informazioni utili su percorsi e condizioni della montagna, diventando così un alleato prezioso per tutti coloro che si avventurano tra le vette.
L’Operatore del Soccorso Alpino di servizio presso la Centrale Unica del Soccorso, coordinata dalla Protezione civile, riceve infatti le richieste di soccorso e di segnalazione di situazioni di emergenza in montagna provenienti dalla Regione Valle d’Aosta o dai confinanti settori montani e collabora, in primis, con gli Operatori 118 per tutte quelle chiamate per cui è necessario l’intervento di un elicottero per il soccorso medicalizzato (HEMS), ma anche con gli Operatori appartenenti agli altri enti preposti alla sicurezza e alla gestione dell’emergenza sul territorio regionale, quali il Corpo forestale della Valle d’Aosta, il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e la stessa Protezione civile.
L’attuale legge di riferimento, la Legge regionale 17 aprile 2007, numero 5 che detta “Disposizioni in materia di organizzazione del Soccorso alpino valdostano”, richiamando il concetto già espresso nella L.R. del 1975 e ribadendo la preminente funzione di pubblico interesse del servizio di soccorso in montagna, considera giustamente la necessità di istituire e disciplinare il Soccorso Alpino Valdostano riconoscendone la specificità in relazione alla realtà amministrativa della Regione Autonoma ed alle caratteristiche fisico-ambientali del territorio valdostano.
Il Soccorso Alpino Valdostano è dunque un ente strumentale, unico per tipo di assetto fra gli organismi di soccorso, la cui natura privatistica, finalizzata al perseguimento di un così peculiare interesse, non ne stempera l’azione e l’efficacia di pubblico servizio.
La peculiarità dell’attività impone una puntuale preparazione, tanto che si è giunti a considerare che la formazione alpinistica di una guida alpina non sia più sufficiente per farne un Tecnico di soccorso specializzato, per il quale è necessario un ulteriore addestramento specifico e un aggiornamento continuo.
Per l’espletamento del servizio di soccorso in montagna il Soccorso Alpino Valdostano si avvale quindi di figure professionali, impiegate secondo necessità in relazione alla qualifica rivestita ed alla preparazione raggiunta.
La legge regionale del 2007 ha ulteriormente valorizzato il servizio, introducendo livelli di specializzazione che garantiscono competenze specifiche per affrontare le sfide dell’ambiente alpino. Il Soccorso Alpino Valdostano non è solo un ente di emergenza, ma un riferimento per la sicurezza degli alpinisti e degli abitanti delle montagne, testimoniando un impegno costante nel promuovere la preparazione e la professionalità dei suoi operatori. A tal fine, il Soccorso Alpino Valdostanoè accreditato dalla Regione quale soggetto formatore negli ambiti di propria competenza, ed è autorizzato a rilasciare le relative attestazioni e certificazioni.
Di pari passo, una struttura operativa sempre più complessa e completa ha richiesto anche lo sviluppo di un adeguato supporto tecnico-amministrativo, che si concretizza con la struttura della Direzione dell’Ente.
Attualmente gli interventi riguardano tutte le attività legate all'ambiente alpino, non solo ludico-sportive, ed il servizio di soccorso alpino è rivolto in numerosi casi ed in maniera sempre maggiore anche a coloro che in montagna vivono e svolgono il proprio lavoro.
La rete di collaborazione con i servizi di soccorso alpino dei Paesi confinanti ha ulteriormente aumentato l'efficacia degli interventi, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale.
Questa raccolta di immagini, che vuole raccontare 50 anni di attività del Soccorso Alpino Valdostano, celebra non solo l’attività, l’impegno e la forza degli uomini e delle donne che fanno parte del Soccorso alpino valdostano, ma è anche un omaggio alla dedizione e al coraggio di tutti coloro che hanno contribuito a costruire, a mantenere e a potenziare questo prezioso servizio. Tra questi i direttori del Soccorso Alpino Valdostano: a cominciare da Franco Garda, Renzino Cosson, Giuliano Trucco, Adriano Favre, Andrea Perrod, Alessandro Cortinovis e, oggi, Paolo Comune.
INTRODUZIONE del presidente della regione renzo testolin al CATALOGO della MOSTRA FOTOGRAFICA 50 ANNI DEL SOCCORSO ALPINO VALDOSTANO
È nell’innato spirito dei valdostani di farsi comunità attiva nei momenti di emergenza che affondano le radici della storia del Soccorso Alpino Valdostano. Questo è un tratto distintivo del patrimonio culturale e sociale della Valle d’Aosta, un elemento identitario della nostra gente di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi e fieri, perché ci rappresenta e racconta chi siamo e cosa significa vivere in un territorio di montagna.
Il Soccorso Alpino Valdostano, nella sua struttura di ente di pubblico servizio a favore delle operazioni di salvataggio e sicurezza in montagna, festeggia i suoi 50 anni. Un traguardo importante che celebra non solo la storia, ma anche l’anima di un servizio essenziale per la nostra comunità e per tutti coloro che amano la montagna.
Abbiamo voluto ricordare questi 50 anni con immagini che raccontano i volti e le operazioni che hanno permesso alla Valle d’Aosta di diventare un esempio anche nel settore della gestione dell’emergenza. Un grande merito per questo traguardo lo dobbiamo a Franco Garda, una guida illuminata che ha creduto nei suoi uomini e nelle sue visioni, spronando gli amministratori di allora affinché la legge regionale 39 del 1975 includesse la nascita del Soccorso Alpino Valdostano. Il ruolo e il lavoro di Franco, primo direttore dell’ente, sono stati determinanti per la storia di tutto il soccorso alpino. E ancora oggi – a decenni di distanza – a lui è legata la realizzazione di una barella in carbonio, tuttora in dotazione di molti enti preposti all’emergenza, grazie alla sua struttura leggera e modulabile che permette interventi di soccorso su qualsiasi tipo di terreno: dalla neve all’acqua, dalla parete al mare.
È quindi con grande emozione che scrivo questa prefazione per il catalogo della mostra dedicata ai 50 anni, sperando che queste pagine entrino in qualche modo nella storia che uomini straordinari che hanno lavorato e lavorano nel Soccorso alpino – hanno tracciato tra le nostre montagne.
In queste cinque decadi, il Soccorso Alpino ha rappresentato un faro di speranza e professionalità, guidato dal coraggio e dalla determinazione di queste guide alpine, uomini e donne che hanno saputo unire le proprie forze e competenze per rispondere alle emergenze. La vera essenza di questo servizio risiede nella capacità di fare sistema, di lavorare fianco a fianco nei momenti di crisi, ma anche di essere un punto di riferimento solido durante i momenti di formazione e crescita. È in questo spirito che il Soccorso Alpino ha accolto i giovani con entusiasmo e affetto, trasmettendo loro non solo competenze tecniche, ma anche valori di solidarietà e comunità.
Desidero sottolineare l'importanza fondamentale del ruolo dei direttori che si sono succeduti in questi anni, raccogliendo il testimone di Garda. Ciascuno di loro ha contribuito a rafforzare e a sviluppare un servizio che è diventato una realtà istituzionalizzata, sempre in ascolto e al servizio del territorio.
Non possiamo dimenticare che il Soccorso Alpino è parte integrante di un sistema più ampio di protezione civile e si inserisce perfettamente nella Centrale Unica di Soccorso (CUS), lavorando in sinergia con le altre realtà del soccorso e della prevenzione. Questa interconnessione è fondamentale, poiché ci ricorda che la sicurezza in montagna non è solo una questione di competenza individuale, ma un impegno collettivo che richiede coordinamento, collaborazione e formazione continua.
Voglio esprimere il mio più profondo riconoscimento, oltre che alle guide alpine, a tutti gli operatori e tecnici, agli specialisti di volo e piloti, che, ogni giorno, si dedicano con passione e sacrificio all'assistenza e al soccorso di chi frequenta e vive la montagna. Il loro lavoro instancabile non solo salva vite, ma promuove anche una cultura della sicurezza e della responsabilità necessaria per vivere la montagna. Questa mostra celebra non solo la storia di un servizio, ma anche il legame profondo tra gli uomini e la natura e vuole essere un omaggio a un viaggio di passione e coraggio che il nostro Soccorso Alpino ha intrapreso da 50 anni.
Concludo con un augurio a tutti i componenti del Soccorso alpino valdostano che possiate trovare sempre l’ispirazione e il riconoscimento che meritate, perché il vostro impegno è il fondamento della sicurezza e della bellezza della nostra amata Valle d'Aosta. Grazie.
Renzo Testolin
Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta
Président de la Région autonome Vallée d’Aoste
INTRODUZIONE del direttore del sav paolo comune al CATALOGO della MOSTRA FOTOGRAFICA 50 ANNI DEL SOCCORSO ALPINO VALDOSTANO
Nel 2025, celebriamo un traguardo significativo: i 50 anni del Soccorso Alpino Valdostano. È con grande emozione che vedo riunite queste immagini, testimonianze di un impegno e di una dedizione che si rinnovano ogni giorno. Scatti che legano il passato, il presente e il futuro di un'istituzione che ha scritto pagine di rilievo, seppur a volte tristi e sofferte, della storia della nostra regione. Pagine vissute da uomini e donne che con orgoglio e fierezza oggi rappresento.
Fin dal 1975, anno della sua fondazione ad opera di uomini di montagna pionieri come Franco Garda, il Soccorso Alpino Valdostano ha rappresentato non solo una fonte di sicurezza per chi frequenta le montagne, ma anche un simbolo di spirito comunitario e altruismo. Le sfide affrontate da tutti i nostri operatori sono la viva testimonianza di una missione che trascende il semplice soccorso: siamo custodi delle montagne, difensori della vita, pronti a intervenire in ogni situazione di emergenza, per offrire supporto e speranza, in quei territori che rappresentano la nostra vita.
Desidero esprimere la mia sincera gratitudine alla Regione Valle d'Aosta, che ha sempre creduto nella forza del Soccorso Alpino e ha investito risorse e energie nella formazione e nella specializzazione delle nostre guide alpine, dei nostri tecnici, ed anche dei piloti, degli specialisti di volo e degli operatori sanitari che collaborano con noi. Investimenti che non sono stati solo economici, ma hanno rappresentato un impegno per garantire alti standard di professionalità e competenza, fondamentali per affrontare le sempre più impegnative situazioni di soccorso.
A questo punto, non posso non menzionare gli uomini e le donne che fanno parte del Soccorso Alpino Valdostano. Ogni giorno, mettono a disposizione di tutti noi la loro professionalità come profondi conoscitori della montagna per aiutare e quando possibile salvare la vita delle persone impiegando appunto professionalità e alto senso civico, ispirati da un profondo senso di responsabilità e di solidarietà, valori appartenenti alle genti di montagna. È grazie al loro coraggio e alla loro determinazione che possiamo affrontare le difficoltà e offrire un servizio di eccellenza, in grado di rispondere prontamente alle emergenze che si presentano sulle nostre montagne e nelle nostre vallate, in tutte quelle situazioni dove sono richieste tecniche alpinistiche, anche dando un valido aiuto ai nostri medici elisoccorritori.
Questa mostra fotografica rappresenta un viaggio visivo attraverso gli anni. Viene celebrata l'evoluzione del nostro operato, le storie di salvataggio e le relazioni umane che si sono create lungo il cammino. Ogni scatto racconta un momento, un gesto, una vita salvata, e ci invita a riflettere sull'importanza di continuare a lavorare insieme per garantire la sicurezza di tutti coloro che si avventurano in montagna.
Si possono avere a disposizione mezzi, tecniche, materiali e risorse economiche; ma a nulla porterebbe tutto questo se dietro a tutto questo non ci fosse una squadra, formata da persone motivate che mettono a disposizione le loro competenze per il prossimo. Il soccorso alpino, e tutta la squadra di elisoccorso è formata da persone che non sono solamente colleghi, sono amici con la A maiuscola, e in questa squadra non posso non menzionare l’area amministrativa dell’ente, che svolge una funzione altrettanto importante di chi è sul campo.
In conclusione, ci tengo a evidenziare che vogliamo vivere questa occasione non solo come un anniversario, ma come un punto di partenza. Con l’impegno di ciascuno, il Soccorso Alpino Valdostano continuerà a scrivere la sua storia, a formare nuove generazioni di soccorritori e a diffondere la cultura della sicurezza in montagna. Un ringraziamento a tutti i nostri operatori per essere parte di questa storia, per aver sostenuto il nostro impegno e per credere insieme in un futuro sicuro e solidale.
Paolo Comune
Direttore del Soccorso Alpino Valdostano