Settimanale della Direzione Agenzia regionale del lavoro
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21 novembre 2011
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Mercato del lavoro: segnali ancora contrastanti

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Presiden-za della Regione, se nel 2010 ci sono stati degli indicatori di miglioramento, nel corso di quest’anno i segnali sono ancora contrastanti.
Nonostante che nel corso del 2010 si siano manifestati alcuni segnali di miglioramento, gli andamenti dell’economia e del mercato del lavoro della Valle d’Aosta nel 2011 si sviluppano ancora entro un quadro contrastato, dove permangono segnali di criticità.
In sostanza, la crisi ha avuto un apice nel 2009, nel 2010 si è registrata una fase di miglioramento, mentre i dati congiunturali più recenti delineano indicazioni ancora incerte per il 2011, oltre a testimoniare che non sono stati ancora recuperati i livelli precedenti la crisi.

«In termini comparativi i principali indicatori socio-economici collocano la regione ancora su posizioni di rilievo nel panorama nazionale»

Tassi di attività, occupazione e disoccupazioneSi deve tuttavia rilevare che nonostante questi trend contrastati e l’importante impatto prodotto dalla crisi internazionale sul sistema locale, in termini comparativi i principali indicatori socio-economici collocano la regione ancora su posizioni di rilievo nel panorama nazionale.
Più precisamente, si osserva che a fronte del permanere di difficoltà settoriali come quelle dell’industria, un’elevata instabilità occupazionale ed un rafforzamento dei fenomeni di scoraggiamento, sotto il profilo strutturale si conferma per contro che il mercato del lavoro valdostano è caratterizzato da condizioni di pieno impiego, con tassi di occupazione per uomini e donne molto superiori alla media nazionale ed in linea con gli obiettivi di Lisbona (con la sola eccezione degli adulti). Inoltre, l’agenzia FitchRatings ha recentemente confermato alla Regione Autonoma Valle d’Aosta il rating di lungo termine “AA+” ed il rating di breve termine “F1+”, con prospettive stabili.
Scendendo ad un livello di maggior dettaglio, per quanto riguarda l’economia ed il sistema delle imprese si può notare che gli aggiornamenti previsionali indicano un incremento atteso del Pil per il 2011 modesto, pari al +1%, in rallentamento rispetto al 2010. Per la nostra regione vengono poi stimati segnali contrastanti anche per le singole componenti la domanda.
Infatti, alle attese moderatamente positive per esportazioni e per consumi, si contrappongono previsioni negative rispetto al trend degli investimenti e dell’occupazione.
Per quanto riguarda la dinamica del commercio estero si segnala che nel primo semestre 2011 si riscontra ancora un aumento tendenziale del +16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma anche per questa dimensione la velocità di crescita appare in rallentamento.
Segnali contrastati vengono anche dal sistema delle imprese. Con riferimento al primo semestre 2011, si osserva un calo tendenziale delle imprese su base annua pari a circa lo -0,5%. In contrazione risulta poi il numero delle imprese iscritte nel corso del primo semestre, il cui valore si è riportato quasi sui livelli del 2009, mentre il numero di quelle cancellate, pur mantenendosi stabile, continua ad essere superiore a quello delle nascite.

«Segnali contrastati vengono anche dal sistema delle imprese»

Tassi di attività, occupazione e disoccupazioneLe situazioni aziendali di maggiore criticità sono connesse, da un lato, ad imprese che le difficoltà di mercato, associate a crisi di liquidità, hanno portato alla loro completa chiusura; dall’altro a casi di delocalizzazioni produttive unite a riorganizzazione dei gruppi industriali che hanno deciso di chiudere o di ridimensionare gli stabilimenti operanti in Valle d’Aosta; infine, persistono casi legati alle difficoltà congiunturali di mercato che, in particolare a seguito delle difficoltà emerse nel corso degli ultimi mesi, stanno già portando alcune imprese a definire nuove misure di difesa.
Valle d'Aosta, variazioni annue delle imprese attive, iscrizioni e cessazioni nei primi 6 mesi; 2005-2011; numeri indice (100=2005)Passando al mercato del lavoro, si può in primo luogo notare che i dati occupazionali relativi al primo semestre 2011, di fonte Istat, indicano un calo tendenziale, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dei livelli occupazionali (-0,6%), a fronte di una riduzione della partecipazione di entità analoga (-0,6%). La riduzione riguarderebbe in particolare, in questa specifica fase temporale, esclusivamente la componente maschile (-1,4%), il lavoro dipendente (-4,2%) e, sotto il profilo settoriale, in particolare il settore secondario (-9,4%).
Nello stesso periodo la variazione tendenziale del numero di persone in cerca di occupazione, stimata dall’indagine Istat, segnala una lieve contrazione, ma si deve osservare che il livello della disoccupazione si conferma sui livelli massimi per il nostro territorio e ad esso si associa il permanere di un rilevante fenomeno di scoraggiamento, che appare tra l’altro in aumento. Da quanto visto in precedenza consegue che la partecipazione nella nostra regione nel primo semestre 2011 risulta tendenzialmente stabile, considerato che il tasso di attività si attesta al 71%, il tasso di occupazione per contro si contrae di circa mezzo punto percentuale, passando dal 68% del secondo trimestre 2010 al 67,6 del secondo trimestre 2011, mentre il tasso di disoccupazione resta stazionario al 4,8%, valore questo ultimo che è però tra i più elevati degli ultimi otto anni.
A conferma del fatto che, pur in un quadro di criticità, la nostra regione gode di una posizione relativamente migliore rispetto ad altre realtà territoriali, va sottolineato che confrontando i principali indicatori del mercato del lavoro si ricavano le seguenti indicazioni:
  • il tasso di attività relativo all’Italia nel suo complesso è pari al 62,1%, ovvero un valore di circa 9 punti inferiore al dato della Valle d’Aosta, mentre il tasso di occupazione è del 57,3% (circa 10 punti inferiore alla nostra regione) e quello di disoccupazione si attesta al 7,8%, ovvero un valore superiore di circa 3 punti di quello valdostano;
  • il tasso di attività per l’area del nord ovest è del 68,5%, il tasso di occupazione è pari al 64,5% e il tasso di disoccupazione del 5,7%.
Che la dinamica evolutiva dei fabbisogni occupazionali risulti ancora tutto sommato modesta è testimoniato anche dalle assunzioni nei primi nove mesi del 2011, che registrano una crescita del 5,5% rispetto all’analogo periodo del 2010 e del 13,2% rispetto al periodo gennaioagosto 2009. Anche in questo caso si osserva un quadro eterogeneo, tanto che nel caso di diversi comparti dei servizi si registrano saldi negativi.
Si deve altresì notare che, in questo stesso periodo, le assunzioni a tempo indeterminato si contraggono del -8,4% rispetto al 2010, percentuale che sale quasi al 20% con riferimento all’analogo periodo del 2009. Anche il contratto di apprendistato ed il lavoro a progetto segnano battute d’arresto più o meno rilevanti, a ulteriore conferma delle difficoltà attuali che incontrano i giovani nell’ingresso nel mercato del lavoro. Per contro, le assunzioni a tempo determinato non soltanto proseguono nella loro crescita, ma allo stesso tempo si incrementa anche il loro tasso di crescita, così come accade per il lavoro somministrato.

«Alcuni segnali moderatamente positivi vengono poi dalla Cassa integrazione guadagni che nei primi dieci mesi dell’anno si riduce di circa il 21%»

Valle d'Aosta, ore di cassaintegrazione autorizzate; valori mensili cumulati (gennaio-ottobre); 2005-2011Alcuni segnali moderatamente positivi vengono poi dalla Cassa integrazione guadagni che nei primi dieci mesi dell’anno si riduce di circa il 21% rispetto all’analogo periodo del 2010. Tuttavia, anche in questo caso si deve, innanzitutto, evidenziare un sensibile rallentamento dei miglioramenti registrati rispetto all’utilizzo di questo ammortizzatore sociale. Basti pensare che nello stesso periodo dello scorso anno si era invece registrata una contrazione in misura doppia rispetto a quella del 2011.

Va poi sottolineato che questo risultato è condizionato in larga parte dalle performance della principale industria e che pertanto, dai dati disponibili, non si è in grado di giudicare quanto la contrazione sia generalizzata.

Dario Ceccarelli
Presidenza della Regione -
Osservatorio economico e sociale
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